“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”

Le sagge parole di Antine Laurent de Lavoisier risuonano come una regola sempre di moda, sagge parole più che mai. Ora le sue parole potrebbero diventare il manifesto fashion per eccellenza. Perchè riciclare i vestiti sta diventando una regola aurea per chi si occupa di moda. Ecco alcune notizie utili per capire cosa sta succedendo, e per pensare positivo.

Atteggiamento etico

In questo periodo dell’anno, in 92 Pesi del mondo sono in atto iniziative (Fashion Revolution Week) per sensibilizzare tutti circa l’impatto della moda sull’ambiente, attualmente secondo solo all’industria petrolifera. Quindi è necessario consumare meno, meglio e riciclare. Perchè qui quando si parla di moda non si parla solo di inquinamento e sprechi, ma anche di sostenere produzioni che siano etiche, senza sfruttamenti di persone.

Per far vedere di essere parte di questo gruppo rivoluzionario bisogna indossare i vestiti al contrario con l’etichetta in mostra, è possibile anche fotografarsi e pubblicare la propria foto con l’hashtag #whomademyclothes, taggando i grandi marchi della moda.

Molti stilisti si sono chiesti:

Come posso agire in modo migliore? Posso essere responsabile di ciò che produco e di come lo produco?

Incoraggiare l’industria della moda a condividere questa idea è il primo passo per lasciare un’impronta positiva per il futuro dell’ambiente.

Eventi in cantiere

A milano per sostenere l’iniziativa è stato organizzato alla Scala di Milano il Cnmi Green Carpet Talent Competition 2017 a cui possono partecipare tutti i designer emergenti. Questi ultimi dovranno realizzare un look Made in italy che rispetti i valori sociali e ambientali.